Il
Discorso di Roberto Baggio in Campidoglio in onore di Aung San Suu Kyi
Finalmente!
Eccoci
fianco a fianco, finalmente possiamo guardarci negli occhi!
Sono davvero
molto
emozionato e felice: qui a Roma il 20 dicembre 2007, facendomi un
grande onore, tu hai voluto ritirassi il Premio "Roma per la Pace e
l'Azione Umanitaria" che il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano e il Sindaco Walter Veltroni ti hanno conferito.
Adesso,
sempre a Roma,
sempre davanti al Sindaco della città eterna, Ignazio
Marino,
posso finalmente consegnarti, dopo sei anni, quel premio.
Sei anni in
cui il
ricordo più vivo riguarda il giorno della tua liberazione.
Ero
in un luogo simbolico, Hiroshima, alla cerimonia dei Premi Nobel per la
Pace, dove ho avuto l'onore e il privilegio di ritirare il Peace Summit
Award.
Siamo giunti
da tutto il mondo, eravamo lì per parlare di pace e di
libertà dei popoli E' stato
incredibile.
Tutti insieme abbiamo sentito che la tua liberazione era vicina. Si
moltiplicavano le voci: sono stati attimi indimenticabili. Poi,
all'improvviso, la magia di un attimo: è arrivata la
conferma
della tua libertà. Tutti i grandi operatori di Pace erano riuniti, e
tu in quelle ore sei stata liberata.
E' davvero
indescrivibile
quello che si sentiva in quel momento, in quella sala. Quelle
indimenticabili sensazioni le conservo sempre nel mio cuore, come uno
dei tesori più preziosi della mia vita.
La tua
instancabile
determinazione mi ha fatto pensare al mio Maestro Daisaku Ikeda, che
diceva come "in fin dei conti tutto dipende dal carattere delle
persone. Le decisioni degli esseri umani determinano non solo il loro
destino, ma anche quello quello del resto del mondo."
Il tuo
esempio e il tuo
coraggio, la tua battaglia non violenta in favore della
libertà,
hanno cambiato il destino del tuo popolo e hanno migliorato anche la
nostra vita, la vita di tutti i giorni.
E' bello,
intenso vivere
guardando come fai tu il mondo. Per questo motivo, per me, sei un eroe
moderno, un esempio vivente di determinazione e coraggio; la battaglia
in favore della tua gente, può così essere da
stimolo e
da esempio anche per noi. E' la tua passione che ci
coinvolge, e si nota in ogni tua immagine che rivela come il tuo
sguardo sia un tutt'uno con la tua mente e il tuo cuore.
Oggi siamo
fianco a
fianco, finalmente. La barriera della lingua, un filo di emozione e la
mia riservatezza non mi consentono di potere dialogare a lungo.
Conoscendoti, però, sento la tua profondità,
riesco a
sentire il tuo cuore così ricco e generoso, che è
capace
di abbattere qualsiasi barriera.
Io, insieme
a tutte le persone che hanno accompagnato la tua battaglia, sentiamo
questo tuo cuore. Tante parole non servono.
Ecco il
premio che ho
custodito in questi anni con orgoglio e con grande cura, ora finalmente
lo consegno nelle tue mani, nelle mani di una donna finalmente libera.
Sicuro che la battaglia per la libertà e la democrazia in
favore
del del tuo popolo continuerà, anche col nostro sostegno.
Grazie Aung,
continua a
essere quello che sei, perché l'incoraggiamento che ci hai
saputo offrire sia sempre presente nella nostra vita.
Con profonda
ammirazione, Roberto Baggio.
Roberto
Baggio incontrerà Aung San Suu Kyi
Finalmente, dopo tanti anni, Roberto Baggio incontrerà il
Premio
Nobel Per la Pace Aung San Suu Kyi. Un incontro atteso per molto tempo,
finalmente diventerà realtà.
Domenica 27 ottobre, alle ore 18.00, nell'aula Giulio Cesare del
Campidoglio si svolgerà la cerimonia di consegna della
cittadinanza onoraria ad Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace
"per la sua lotta non violenta per la democrazia e i diritti umani". A
ricevere San Suu Kyi a Palazzo Senatorio sarà il sindaco di
Roma
Ignazio Marino.
Durante la cerimonia Roberto Baggio consegnerà ad Aung San
Suu
Kyi il Premio "Roma per la Pace e l'Azione Umanitaria" ritirato in nome
e per conto della premio Nobel Birmana nel lontano 2007. In tutti
questi anni Roberto, col sostegno di Vittorio Petrone, amico e manager,
ha sostenuto la causa di Aung San Suu Kyi. Questo sito è
stato
un megafono in favore della sua libertà.
Finalmente: il premio che Roberto ha custodito in questi anni con
orgoglio e con grande cura, ora finalmente può consegnarlo
nelle
mani di una donna finalmente libera, impegnata come sempre al fianco
del suo popolo. Esempio continuo anche per tutti noi. EROE MODERNO
Il
ricordo di Roberto Baggio, compagno di squadra nella Fiorentina e in
Nazionale: "Sai qual era allora la mia gioia più grande?
Forse non te l'ho mai detto: mandarti in gol con un assist e vedere nei
tuoi occhi un'infinita felicità"
28/06/2013 Caro
Stefano, l'impresa più bella che sei riuscito a costruire
negli anni è stata quella di trasformare il veleno della
malattia in medicina per gli altri. Ciao amico mio, onorerò
per sempre la tua persona. Ero impreparato a questa notizia ma mi rendo
conto che è il mistero della vita. E non ci possiamo fare
nulla. Sei stato un grandissimo eroe del nostro tempo ed hai avuto
vicino un pilastro come Chantal, la tua sua dolcissima moglie. Hai
offerto la tua sofferenza in favore della ricerca, per combattere la
Sla, quella malattia di cui, quando ti ha colpito anni fa, si sapeva
davvero ben poco. Un'offerta la tua che non ha valore tanto
è stata preziosa anche per altri. Stefano, anche per questa
ragione lasci un ricordo e un'eredità fatto di grandiosa
umanità e infinita dignità.
Quanti ricordi mi attraversano la mente
in questo momento. Il primo è quello del 2008 al Franchi,
nell'amichevole tra Fiorentina e Milan in favore della tua Fondazione.
Di nuovo insieme nel nostro campo, io e te verso la Fiesole e i nostri
tifosi che cantavano. E poi due anni dopo nella sede della Gazzetta,
per la presentazione del tuo libro. Sempre i tuoi occhi che parlavano,
sempre Chantal al tuo fianco. Ma a dir la verità devo
confessarti che il pensiero corre spesso più indietro nel
tempo, a quegli anni passati insieme nella Fiorentina. E quando dalla
Viola siamo andati tutti e due in Nazionale. Giovani, spensierati, con
tutta una carriera davanti. Il nostro sogno che si stava avverando. E
sai qual era allora la mia gioia più grande? Forse non te
l'ho mai detto: mandarti in gol con un assist e vedere nei tuoi occhi
un'infinita felicità. E' il ricordo di quella
felicità che oggi, caro Stefano, riesce a compensare il
dolore per la notizia della tua morte. Insieme al fatto che finalmente
ti sei liberato della Stronza, il nome che hai sempre dato alla tua
malattia. Che il mio pensiero di preghiera ti possa accompagnare nel
viaggio celeste.
Roberto Baggio
- la Gazzetta
dello Sport -
Baggio
e Schillaci tornano in campo per festeggiare il ventennale della lega
calcio nipponica
Baggio
esalta Prandelli: Sta facendo gran lavoro
L'ex campione di Juve, Milan ed Inter: «La Confederations?
L'Italia ha la possibilità di misurarsi con le squadre che
ovviamente saranno le pretendenti al Mondiale del prossimo anno e
sarà un ottimo test anche per assimilare un pò
d'esperienza in una competizione così importante»
09/06/2013 - TOKYO (GIAPPONE) - Il ct della Nazionale, Cesare
Prandelli, incassa l'appoggio di Roberto Baggio, in vista
dell'imminente Confederations Cup in Brasile. "Credo che Prandelli stia
facendo un grande lavoro. Adesso - dice all'Ansa l'ex fantasista
azzurro - ha la possibilità di misurarsi con le squadre che
ovviamente saranno le pretendenti al Mondiale del prossimo anno e
sarà un ottimo test anche per assimilare un pò
d'esperienza in una competizione così importante". Baggio
mette in guardia l'Italia dagli avversari del girone, Brasile, Messico
e Giappone: "Sono tutte squadre difficili, comunque sia - aggiunge sui
Blue Samurai guidati da Alberto Zaccheroni -, il Giappone ha vinto la
Coppa d'Asia e, tra l'altro, è stata la prima squadra a
qualificarsi ai Mondiali. Ha ottimi elementi con grande tecnica, non da
sottovalutare".
L'AFFETTO PER BAGGIO - Il "Divin codino", a Tokyo per partecipare alla
sfida tra le Glorie azzurre e la Japan league legend, per festeggiare i
20 anni della nascita della Lega calcistica nipponica (J-League),
è stata oggi la star assoluta. Centinaia di tifosi a
scandire il suo nome con indosso la "sua" maglia: dalla Nazionale a
quelle di Juve, Milan e Inter, fino al Bologna e al Brescia, senza
dimenticare la Fiorentina. "È stato emozionante,
perché comunque sia ho smesso da 9 anni, ma l'affetto da
tutta questa gente sembra non finisca mai. Sembra che gli anni per loro
non siano passati, visto che c'è un affetto così
forte nei miei riguardi". Un unico rammarico: "Avrei voluto giocare, ma
gli infortuni che mi hanno perseguitato per tutta la carriera. Avrei
dato qualunque cosa - assicura - per giocare anche 5 minuti". A
giudicare dall'entusiasmo, l'occasione non mancherà.
- Corriere dello
Sport -
Qui
Tokyo / Giapponesi pazzi per Baggio (di S. Carrer)
08/06/2013
- Roberto Baggio è a Tokyo per la sfida tra le vecchie
Glorie Azzurre e Japan League legend per i 20 anni della Lega
calcistica giapponese che si giocherà domenica 9 giugno.
Presenti anche altri campioni italiani come Costacurta e
Baresi…
Baggio
torna a Casteldebole
Fa fisioterapia all'Isokinetic, Pioli l'ha visto palleggiare e ha
interrotto l'allenamento per un incontro con la squadra
15/05/2013
- BOLOGNA - Fermi tutti, in campo c’è Sua
Maestà il Divin Codino. Gustoso fuori programma
mercoledì mattina durante l’allenamento del
Bologna: la partitella è stata interrotta
dall’arrivo di Roberto Baggio. L’ex Pallone
d’Oro, 22 gol a Bologna nella stagione 1997/98, da qualche
tempo si sottopone a cadenza settimanale a sedute di fisioterapia
all’Isokinetic, il centro di Casteldebole che già
lo curò da giocatore.
CON LA SQUADRA - Pioli, che stava dirigendo l’allenamento sul
campo secondario, lo ha visto correre e palleggiare sul campo
principale e lo ha chiamato, interrompendo la partitella, per fare una
chiacchierata con la squadra. Squadra riunita in cerchio e cinque
minuti di colloquio: Pioli era stato compagno di squadra di Baggio
nella Fiorentina 1989-90, scherzi e pacche sulle spalle anche con
Agliardi, compagno del Divin Codino – ora col capello corto e
imbiancato – a Brescia.
- Corriere di
Bologna -
Terza
serata di Sanremo 2013 - Ospite Roberto Baggio
14/02/2013 - Ora che ha parlato
Roberto Baggio a Sanremo può calare il sipario. Anche se non
giochi più da 8 lunghi anni con le tue parole hai fatto
palleggiare i telespettatori in mondovisione.
Di seguito la lettera che ha letto Roberto Baggio:
“A tutti i giovani e tra questi
ci sono anche i miei tre figli.
Per vent’anni ho fatto il calciatore. Questo certamente non
mi rende un maestro di vita ma ora mi piacerebbe occuparmi dei giovani,
così preziosi e insostituibili. So che i giovani non amano i
consigli, anch’io ero così. Io però,
senza arroganza, stasera qualche consiglio lo vorrei dare. Vorrei
invitare i giovani a riflettere su queste parole.
La prima è passione.
Non c’è vita senza passione e questa la potete
cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare.
La passione si può anche trasmettere. Guardatevi dentro e
lì la troverete.
La seconda è gioia.
Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si
fa. Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia
madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola
apparecchiata. E’ proprio dalla gioia che nasce quella
sensazione di completezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita.
La terza è coraggio.
E’ fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere
credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è
semplicemente una cosa naturale, è necessario non farsi
sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi
soddisfatti sapendo di aver dato tutto, di aver fatto del proprio
meglio, a modo vostro e secondo le vostre capacità. Guardate
al futuro e avanzate.
La quarta è successo.
Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del
successo, di questa parola che sembra essere rimasta l’unico
valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere
successo? Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si
è, nel modo migliore. E questo vale sia per il calciatore,
il falegname, l’agricoltore o il fornaio.
La quinta è sacrificio.
Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato
problemi e dolori per tutta la carriera. Sono riuscito a convivere e
convivo con quei dolori grazie al sacrificio che, vi assicuro, non
è una brutta parola. Il sacrificio è
l’essenza della vita, la porta per capirne il significato. La
giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete
allenarvi bene adesso. Da ciò dipenderà il vostro
futuro. Per questo gli anni che state vivendo sono così
importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio.
Non fidatevi, è un’illusione. Lo sforzo e il duro
lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.
Per tutta la vita ho fatto in modo di rimanere il ragazzo che ero, che
amava il calcio e andava a letto stringendo al petto un pallone. Oggi
ho solo qualche capello bianco in più e tante vecchie
cicatrici. Ma i miei sogni sono sempre gli stessi. Coloro che fanno
sforzi continui sono sempre pieni di speranza. Abbracciate i vostri
sogni e inseguiteli. Gli eroi quotidiani sono quelli che danno sempre
il massimo nella vita.
Ed è proprio questo che auguro a Voi ed anche ai miei
figli”.
Roberto Baggio
Roberto
Baggio ospite del Festival di Sanremo
12/02/2013 - Comincia stasera la 63esima puntata del Festival di
Sanremo condotta da Fabio Fazio e Luciano Littizzetto. Gli ospiti della
prima serata sono Carla Bruni e Maurizio Crozza che si esibiranno sul
palco dell’Ariston. Successivamente ci sarà
l’annunciatissimo Toto Cutugno che arriverà con 40
soldati
e tre generali che formeranno il coro dell’Armata Rossa.
Mercoledì 13, per la seconda serata del Festival, confermati
Bar
Refaeli (che vestirà un total look Roberto Cavalli), i
Ricchi e
Poveri, Beppe Fiorello e il cantautore israeliano Asaf Avidan.
Giovedì 14,
invece, spazio ad Al Bano Carrisi, l'ex codino Roberto
Baggio e Antony & The Johnsons. Venerdi 15
arriverà anche Pippo Baudo per la serata Sanremo Story,
insieme a Caetano Veloso e Neri Marcorè. Nella serata finale
di sabato 16 sono invece confermati Andrea Bocelli, la modella
internazionale Bianca Balti e il maestro Harding, all’Ariston
con il ballerino Lutz Foster del corpo di ballo di Pina Bausch . Ci
sarà anche Claudio Bisio.
Bayern
Monaco, Roberto Baggio possibile vice Guardiola
26/01/2013 - MADRID - L'indiscrezione arriva dalla stampa spagnola,
secondo cui l'ex codino, dopo essersi dimesso da presidente del settore
tecnico della Figc, potrebbe entrare nello staff dell'allenatore
spagnolo. I due, oltre ad essere grandi amici, hanno giocato insieme
nel Brescia
Si torna a parla di Roberto Baggio. L'ex codino, dopo aver lasciato
l'incarico di presidente del settore tecnico della Figc (in modo
decisamente polemico), potrebbe diventare l'anno prossimo il vice
allenatore di Guardiola al Bayern Monaco. L'indiscrezione proviene dal
portale spagnolo 'Terra.es', secondo cui l'ex allenatore del
Barcellona, che dalla prossima stagione allenerà i bavaresi,
starebbe già lavorando alla composizione del suo staff e
avrebbe pensato appunto a Baggio come ruolo di vice. Il tecnico
catalano vuole ricreare un gruppo simile a quello che aveva al
Barcellona e al momento l'unica certezza sembrebbe la presenza di
Manuel Estiarte, inseparabile amico e assistente.
Guardiola non ha mai nascosto tutta la sua stima per Baggio e i due,
oltre a essere grandi amici, hanno giocato insieme nel Brescia di
Corioni. Dunque si aprono le porte per una nuova avventura
professionale per l'ex Pallone d'Oro.
- la Repubblica -
Figc,
lascia Roberto Baggio. Addio al settore tecnico L'annuncio
dell'ex giocatore al Tg1: "Non amo le poltrone, a me piace fare le
cose. Il mio progetto è rimasto lettera morta. Amo il calcio
e lo sport, non è un addio definitivo"
23/01/2013 - MILANO - Roberto Baggio non è più il
presidente del settore tecnico della Figc. Lo ha annunciato lo stesso
giocatore, in un'intervista al Tg1, lamentando di non esser stato messo
nelle condizioni di lavorare. Baggio ricopriva l'incarico dal 4 agosto
2010.
L'intervista — Baggio, al Tg1, ha spiegato: "Ho provato a
esercitare il ruolo che mi era stato affidato, non mi è
stato consentito e non sono più disposto ad andare avanti.
Ho lavorato per rinnovare la formazione dalle fondamenta, creare buoni
calciatori e buone persone. Ho presentato il mio progetto (contenuto
nel libro Rinnovare il futuro, ndr) nel dicembre 2011, 900 pagine, ed
è rimasto lettera morta. Non amo occupare le poltrone, ma
fare le cose, quindi a malincuore ho deciso di lasciare". A chi fa
notare che non ha partecipato in maniera assidua alle riunioni del
Consiglio federale, replica: "Come presidente del settore tecnico non
avevo diritto di voto e non aveva senso andare alle riunioni in cui si
parlava di argomenti che non avevano alcun collegamento con il mio
lavoro. Faccio un esempio, quando ho presentato il programma ho fatto
cinque ore di anticamera per essere ricevuto poco più di 15'
per presentare il progetto al quale avevano lavorato circa cinquanta
persone". E' un addio definitvo? "Amo il calcio e il mio Paese -
conclude - Sono disponibile per qualunque iniziativa per il bene dello
sport".
- Gasport -
Corioni:
“Farò tornare Roberto Baggio”
09/01/2013 - Il presidente del
Brescia Gino Corioni sogna il colpo Roberto Baggio, a tredici anni
dalla prima volta. Qualunque sia il suo ruolo, il patron ha spiegato al
‘Giornale di Brescia’ di avere in mente il ritorno
del Divin Codino, grande protagonista con la maglia delle rondinelle
tra il 2000 e il 2004: “Nei prossimi giorni lo
inviterò a cena. Lui sa cosa lo aspetta a Brescia.
E’ qui che c’è pronto un bel progetto
per lui. E’ qui che tornerà a far calcio in prima
linea. E’ da un po’ che abbiamo questa serata in
sospeso. Sapeste cosa ho in mente per lui… Faccio il
misterioso? Il fatto è che serve lo stadio nuovo. O almeno
che si muova concretamente qualcosa. A quel punto potremmo fare un
grande Brescia e Baggio sarebbe il nostro uomo immagine. Per lo stadio,
per la città, nel mondo. Potremmo utilizzare il suo nome, un
brand di altissima qualità, come non siamo stati capaci di
fare quando giocava con la nostra maglia. Ancora non mi perdono quel
periodo. Ma per fortuna entrambi siamo ancora… giovani. Se
Baggio torna a Brescia, e io sono convinto che ha voglia di farlo
perché qui è stato meravigliosamente e me lo
ripete ogni volta che ci sentiamo, deve essere ovviamente lui a
decidere cosa fare. Vuole fare l’allenatore? Bene. Vuole fare
il presidente? Meglio ancora. Siamo a sua completa disposizione. Un
ruolo si trova. Brescia ha bisogno di un personaggio
così”.